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Regolamento

REGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE PER LA RICERCA DIDATTICA E L’AGGIORNAMENTO (C.I.R.D.A.) DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

Art. 1.
Istituzione
È istituito, ai sensi dell’art. 20 del vigente Statuto di Ateneo, il Centro “CENTRO INTERDIPARTIMENTALE PER LA RICERCA DIDATTICA E L’AGGIORNAMENTO”, di seguito denominato “C.I.R.D.A.”

 

Art. 2.
Scopo e Compiti
Il Centro si inserisce nell’ambito di ricerca corrispondente al settore ERC: 1.Social sciences and Humanities (SH), ma prevede collaborazioni con gli ambiti 2.Life sciences (LS) e 3.Physical and Engineering Sciences (PE).
Il C.I.R.D.A. ha come scopo la promozione e lo sviluppo di studi riguardanti la ricerca didattica, la formazione continua e il rapporto con il mondo della scuola nel bacino di utenza di riferimento per l’Università di Torino, promuove e coordina iniziative dipartimentali e interdipartimentali di Terza Missione.

A tale scopo il C.I.R.D.A.:

  • si propone di essere un centro aggregativo di esperienze e propositivo sul territorio per e con l’Università e le istituzioni;
  • si occupa della ricerca sulla didattica svolta in ogni ordine di scuola, nell’università, nei corsi di formazione professionale, nei corsi di apprendistato, nelle alfabetizzazioni di base e nelle alte formazioni in lingua italiana e straniera;
  • coadiuva e promuove analisi dei bisogni del territorio, negli ambiti dell’educazione formale, non-formale e informale, anche in prospettiva internazionale e/o coinvolgendo gli attori locali (istituzioni, istituti scolastici, musei, biblioteche, docenti, famiglie e altre realtà educative formali e informali);
  • opera un’analisi delle pratiche didattiche e un confronto tra le modalità di sperimentazione didattica;
  • raccoglie dati scientifici per contribuire allo sviluppo educativo e all’accompagnamento di innovazioni pedagogiche;
  • si dedica pariteticamente alle problematiche di didattica generale e di didattiche disciplinari, interdisciplinari e pluridisciplinari;
  • presta attenzione alle modalità multimediali della didattica e ne promuove analisi e strategie d’intervento;
  • cura con particolare interesse la ricerca sull’inclusione con riferimento ai bisogni educativi speciali, ai disturbi specifici di apprendimento e più in generale alle persone con disabilità fisiche e psichiche;
  • si occupa di individuare metodologie specifiche per la comunicazione didattica dei risultati anche negli ambiti delle scienze “dure”;
  • si interessa di aspetti di ricerca inerenti alla professionalità docente e agli aspetti sociologici, antropologici, pedagogici e psicologici dell’insegnamento;
  • promuove e realizza studi e ricerche sulle strategie e azioni didattiche in contrasto ai fenomeni dell’insuccesso, dell’abbandono scolastico e della povertà educativa;
  • si occupa di ricerche relative al plurilinguismo, con particolare attenzione all’integrazione di soggetti non madrelingua italiani;
  • cura la documentazione e la comparazione dei risultati di esperienze di insegnamento in Italia e all’estero;
  • collabora con altri Enti con finalità analoghe ed in particolare con le strutture destinate alla formazione iniziale;
  • mantiene i collegamenti con le sperimentazioni formative che si realizzano nei vari ordini di Scuola e con i Centri analoghi delle altre Università anche in vista di cooperazioni e di sinergie;
  • realizza corsi di aggiornamento e formazione continua per gli insegnanti della scuola di ogni ordine e grado, per il personale direttivo della scuola e per altre istituzioni pubbliche e private;
  • compie ricerche sulla formazione di base e permanente del personale insegnante e direttivo della scuola;
  • organizza con scuole ed in generale con istituzioni e agenzie educative, corsi di aggiornamento o di formazione, nelle diverse forme che risulteranno opportune (come corsi di aggiornamento tradizionali, laboratori ed altre forme), che consentano di mantenere un contatto costante fra l’Università e la scuola, in fasi successive alla formazione iniziale;
  • esamina i materiali didattici in uso nelle scuole ed elabora materiali sperimentali in collaborazione con gli istituti scolastici, educativi e formativi in genere;
  • partecipa a bandi per ottenere finanziamenti su progetti consoni alle linee di ricerca formativa sopra elencate.

 

Art. 3.
Partecipazione al Centro
Alle attività del Centro partecipano i Docenti e i Ricercatori dell’Ateneo designati da ogni Dipartimento costituente e i Docenti e i Ricercatori nonché il personale tecnico dell’Ateneo che ne facciano richiesta al Presidente del Centro. Sono dipartimenti costituenti quelli elencati nell’allegato A.
Alle attività del Centro collaborano dottorandi, assegnisti di ricerca, ricercatori ed altre figure altamente qualificate nei settori di interesse del Centro.

 

Art. 4.
Risorse finanziarie
Le risorse finanziarie derivano da:

  • fondi derivanti da contratti e convenzioni stipulati per attività svolte dal Centro, tenendo conto del fatto che l’acquisizione delle risorse finanziarie del C.I.R.D.A. -  Centro di II livello  - avviene per il tramite del Dipartimento che ne cura la gestione amministrativa e contabile, ossia il Dipartimento del Direttore del C.I.R.D.A.;
  • finanziamenti provenienti dal MIUR, da altri Ministeri e da Enti pubblici o privati;
  • eventuali quote dei Dipartimenti afferenti destinate a forme di finanziamento di progetti di Terza Missione, quote che saranno disciplinate da accordi specifici tra Dipartimenti.

 

Art. 5.
Struttura e Sede
Per la realizzazione delle proprie finalità il Centro si avvale dei locali, delle attrezzature e delle strutture ad esso destinati dai Dipartimenti aderenti.
Il Centro ha sede presso il Dipartimento a cui afferisce il Direttore.

 

Art. 6.
Gestione amministrativo-contabile
La gestione amministrativa e contabile è assicurata, in armonia con le regole di contabilità dell’Ateneo e con il bilancio unico di Ateneo, dall’Area Amministrazione e Contabilità del Polo a cui afferisce il Direttore.
L’affidamento della gestione amministrativa può essere modificato, su proposta del Comitato Scientifico e previo assenso del Dipartimento interessato, dal Consiglio di Amministrazione dell’Università.

 

Art. 7.
Organi
Sono organi del Centro:

  1. Il Comitato Scientifico
  2. Il Comitato di Gestione
  3. Il Direttore
  4. Il Presidente

 

Art. 8.
Comitato Scientifico
Il Comitato Scientifico è l’organo di indirizzo, di programmazione e di coordinamento delle attività del Centro. È composto:

  • da un numero di massimo 4 componenti designati da ciascun Dipartimento afferente, nel rispetto dei criteri di rappresentatività e secondo le norme generali di Ateneo;
  • dal Direttore e dal Presidente del Centro.

Nella prima seduta utile il Comitato Scientifico provvede a coinvolgere al proprio interno membri esterni ai Dipartimenti costituenti o anche esterni all’Ateneo, su domanda degli interessati.
Il Comitato Scientifico è presieduto dal Presidente del Centro e, in caso di suo impedimento, dal Direttore e, in caso di impedimento del Direttore, dal Vice Direttore.
Il Comitato Scientifico dura in carica tre anni e i suoi membri possono essere rinominati.

 

Art. 9.
Compiti del Comitato Scientifico
Il Comitato Scientifico:

  • determina le linee di ricerca e programma le altre attività del Centro;
  • determina le modalità di collaborazione dei docenti e ricercatori;
  • delibera circa le richieste di adesione pervenute al Centro;
  • approva le richieste di partecipazione alle attività del Centro presentate ai sensi dell’art. 3;
  • nomina i propri rappresentanti nel Comitato di Gestione scelti al proprio interno tra i Docenti e Ricercatori di Ruolo dell’Ateneo;
  • designa il Direttore e il Presidente;
  • approva il piano triennale di sviluppo ed il piano annuale di attuazione delle attività del Centro;
  • approva modifiche al presente Regolamento.

Il Comitato Scientifico si riunisce in via ordinaria, per iniziativa del Presidente, almeno due volte l’anno, ed in via straordinaria su richiesta motivata di almeno quattro membri del Comitato appartenenti a Dipartimenti diversi.
La convocazione del Comitato da parte del Presidente deve essere fatta per iscritto (anche telematicamente), con l’indicazione dell’ordine del giorno e deve essere fatta pervenire almeno sette giorni prima della data fissata per la riunione; in caso di motivata urgenza i termini di convocazione possono essere ridotti e la riunione può svolgersi anche per via telematica.
Le riunioni del Comitato sono valide quando ad esse partecipi (anche in via telematica) la maggioranza assoluta dei suoi componenti, inclusi i membri esterni, diminuita degli assenti giustificati. Le decisioni sono adottate a maggioranza dei votanti, in caso di parità prevale il voto del Presidente.

 

Art. 10.
Il Comitato di Gestione
Il Comitato di Gestione è composto:

  • dal Direttore del Centro;
  • da n. 1 rappresentante per ciascuno dei Dipartimenti afferenti al C.I.R.D.A. scelti al proprio interno tra i Docenti e Ricercatori di Ruolo dell’Ateneo che fanno parte del Comitato Scientifico;

Partecipa alle riunioni del Comitato di Gestione il tecnico-amministrativo Responsabile della ricerca del Polo Umanistico (o suo delegato).

Il Comitato di Gestione rimane in carica tre anni e i suoi membri possono essere rinominati.

 

Art. 11.
Compiti del Comitato di Gestione
Il Comitato di Gestione:

  • esegue tutte le deliberazioni assunte dal Comitato Scientifico;
  • verifica la rispondenza dei risultati della gestione alle direttive generali stabilite dal Comitato Scientifico;
  • propone la stipula di convenzioni e/o di contratti.

 

Art. 12.
Il Direttore
Il Direttore del Centro è designato, al proprio interno, dal Comitato Scientifico tra i Docenti e i Ricercatori di ruolo dell’Ateneo appartenenti ai Dipartimenti del Polo Umanistico. Il Direttore è nominato dal Rettore con proprio decreto, resta in carica tre anni e può essere rinominato al massimo per un ulteriore mandato consecutivo.

Il Direttore:

  • sovraintende a tutti i rapporti istituzionali e gestionali del Centro medesimo;
  • convoca e presiede il Comitato di Gestione;
  • verifica che l’organizzazione e l’attività del Centro siano conformi ai criteri ed ai programmi stabiliti dal Comitato;
  • nomina, tra i Docenti e i Ricercatori di ruolo dell’Ateneo che compongono il Comitato Scientifico, un Vice Direttore che lo sostituisca in caso di assenza o impedimento;
  • coordina l’attività organizzativa del Centro;
  • cura la realizzazione dei programmi approvati dal Comitato Scientifico;
  • redige il piano triennale di sviluppo ed il piano annuale di attuazione delle attività del Centro;
  • redige la proposta di budget;
  • aggiorna periodicamente l’elenco dei Docenti e Ricercatori dell’Ateneo che partecipano alle attività del Centro;
  • per gli adempimenti di cui all’art. 20 comma 4 dello Statuto di Ateneo, trasmette quanto necessario per la valutazione periodica triennale del Centro.

 

Art. 13
Il Presidente
Il Presidente è designato dal Comitato Scientifico, che lo individua al proprio interno. Resta in carica tre anni e può essere rinominato al massimo per un ulteriore mandato consecutivo.

Il Presidente:

  • rappresenta il Centro nei rapporti non gestionali con altri enti;
  • convoca e presiede il Comitato Scientifico;
  • coordina l’attività scientifica del Centro;
  • presenta al Comitato scientifico le richieste di adesione al Centro pervenute.

In caso di assenza o impedimento è sostituito dal Direttore per tutte queste funzioni.

 

Art. 14.
Valutazione
Il Centro è soggetto ad una valutazione periodica triennale di natura scientifica, anche da parte di revisori esterni.

 

Art. 15.
Durata
La durata del Centro è stabilita in tre anni ed è rinnovato automaticamente per un ulteriore triennio previa positiva valutazione di cui al precedente articolo.
Dopo due trienni, la continuazione dell’attività del Centro deve essere approvata con la stessa procedura stabilita dall’art. 20 dello Statuto di Ateneo per la prima attivazione.

 

Art. 16
Modifiche al Regolamento
Eventuali modifiche al presente Regolamento possono essere proposte dal Comitato Scientifico a maggioranza assoluta dei suoi membri.
Le modifiche sono sottoposte all’approvazione del Consiglio d’Amministrazione dell’Università previo parere del Senato Accademico.

Ultimo aggiornamento: 20/03/2024